Camaiore, 25 dicembre 12078

Risvegliarsi un mattino di maggio e scoprire che la consueta tiepida aria di primavera ha, d’improvviso, lasciato il posto a un gelido e incomprensibile freddo invernale. Le montagne non hanno più gli stessi contorni. Le strade, che fino al giorno prima conducevano fuori del paese, ora sono interrotte da promontori naturali: colline rigogliose di una fitta e impenetrabile vegetazione. Non c’è più energia elettrica, acqua, gas, i telefoni non funzionano, tutte le comunicazioni sono interrotte. Una natura selvaggia e impenetrabile ha imprigionato il cuore della piccola cittadina dentro a un misterioso e perfetto perimetro circolare. Il tutto in una sola notte. C’è necessità di oltrepassare quelle montagne, attraversare quella giungla. È indispensabile e vitale raggiungere il resto dell’umanità, ma… che cosa ci sarà al di là di quelle montagne?

domenica 12 ottobre 2014

Interviste:

Deborah Fasola (WordPress)
Katia Pellegrinetti (Pandorando.it)

2 commenti:

  1. Posso tranquillamente affermare che questo romanzo mi ha definitivamente riconciliato con la narrativa di genere italiana. Marco Trogi, secondo il mio modesto parere, è un autore esordiente con il talento di un professionista.

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